IL GATTO……impariamo a conoscerlo (2a parte)


Abbiamo parlato della colonia felina accennando alla vita sociale del gatto, ma cosa succede quando viene adottato ed entra in una famiglia umana, in una casa?

Spesso l'ambiente domestico rappresenta per un gatto un rifugio dai pericoli della strada, un luogo dove ricevere carezze ma è pur sempre una novità e quindi avrà bisogno di imparare a conoscere gli spazi, le abitudini, gli odori e le persone che lo abitano. Ci vorrà del tempo….
Il gatto è uno "stratega", traccerà nella sua mente una specie di mappatura con tutti gli "itinerari" per raggiungere tutto ciò che per lui è necessario e fondamentale, per questo ogni cambiamento che avverrà nella casa può destare confusione e disagio.

Convivere con uno o più gatti richiede una buona conoscenza delle abitudini e delle esigenze degli stessi ma prima di tutto dovremo imparare a conoscere il suo linguaggio per capire se "tutto va bene".

Innanzitutto dovremo documentarci sulle abitudini alimentari, farci aiutare da un veterinario nella scelta delle crocchette e del cibo umido secondo la razza, l'età, la taglia e le eventuali fragilità del nostro gatto.
La prima cosa da fare quando si adotta un gatto, una bella visita dal veterinario, l'esclusione di patologie , le vaccinazioni e la sverminazione.
A volte non si comprendono  dei comportamenti anomali del gatto che potrebbero essere determinati da malesseri fisici. Escludiamolo e proseguiamo nella conoscenza della sua personalità.

La lettiera andrà sistemata lontano dal luogo in cui si nutre, possibilmente in una zona riparata e dotata di un po' di privacy, è un momento in cui il gatto in natura sarebbe vulnerabile, ricordiamocelo.
A questo punto vi domanderete: perché lui o loro assistano sempre alle vostre "sedute" e noi dovremmo pensare alla loro privacy?  La risposta sarà sempre la stessa:  perché abbiamo scelto di convivere con il gatto!!! (ma ne vale la pena!!!)

In gatto avrà bisogno di utilizzare degli spazi in alto, almeno i primi tempi. Il gatto scappa in verticale dai pericoli, da lassù potrà controllare tutto senza sentirsi a disagio in presenza di ciò che lo preoccupa.
Quindi libero accesso a mensole, mobili alti, ecc.


Infine considerate che alcuni gatti hanno la necessità di uscire di casa perché hanno un'indole più "selvatica" anche se spesso sono i gatti più affettuosi a richiederlo, se non avete la possibilità di un giardino, allora, predisponete una porticina per entrare e uscire sul terrazzo/balcone oppure abituateli, già da piccoli, ad un guinzaglio o in libertà a seguirvi per una passeggiata…..si proprio come per i cani, saranno ben felici di seguirvi.

Hanno bisogno di nuovi stimoli, odori, rumori….tutto ciò che possa attivare la loro attenzione e sfogare il loro istinto predatorio e la loro indole curiosa.

Molti gatti privati di stimoli esterni, tendono a diventare territoriali in casa e a rivolgere la loro aggressività,  causata da deprivazione, sugli altri animali con cui convivono o su di noi.
Ne parleremo più avanti, nella sezione dedicata ai disagi…..


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